La Fonte Aretusa è uno specchio d’acqua nell’isola di Ortigia, un luogo in cui mito e realtà si incontrano.
Situata nella parte più antica della città di Siracusa e immersa nel verde dei papiri, questa sorgente d’acqua dolce giunge per via sotterranea sino all’Isola per poi sgorgare a qualche metro dal mare, creando un piccolo laghetto semicircolare gremito di anatre e pesci.
La sua origine è lo sviluppo di uno dei tanti sfoghi della falda freatica che si trova nel siracusano, la falda che alimenta anche il fiume Ciane sul lato opposto del porto. Presenta una forma circolare doppia, con all’interno una struttura circolare, ovvero un doppio cerchio concentrico.
Il mito di Aretusa e Alfeo
Secondo la mitologia, Aretusa era una delle ninfe al seguito della dea Diana.
Durante una battuta di caccia, la fanciulla si allontanò troppo dal gruppo e arrivò sola davanti alle sponde del fiume Alfeo, le cui acque erano così limpide che si poteva scorgere la ghiaia sul fondo. Era una giornata molto calda e le venne il desiderio di fare un bagno; tutt’attorno vi era un silenzio singolare, interrotto solo dai suoni armoniosi della natura.
Aretusa, certa di non essere vista, si tolse le candide vesti immergendosi con un portamento sinuoso e pieno di grazia. L’acqua cominciò improvvisamente ad agitarsi e, proprio mentre tentava di raggiungere la riva, le apparve Alfeo mostrandosi con sembianze umane: bello, biondo e con gli occhi colmi d’amore. Ma Aretusa non ricambiava il suo sentimento, anzi lo rifuggiva, turbata e impaurita si affrettò a uscire senza abiti addosso, fino a quando le mancarono le forze e invocò l’aiuto della dea Diana.
Per proteggerla, la Dea, dapprima la avvolse in una spessa nube e poi la trasformò in una fonte sul lido di Ortigia. Alfeo però non si rassegnava, il suo amore era troppo grande e non poteva farne a meno. Il dio Giove ne ebbe pietà e lo tramutò nuovamente in fiume, così da rimanere accanto alla sua dolce amata.
Per tradizione locale, la Fonte Aretusa viene chiamata anche “a funtana ri papiri”.
Al di là della leggenda, si tratta di un posto magico in cui poter passeggiare o godere di un favoloso tramonto, e rappresenta una meta turistica obbligatoria nella provincia di Siracusa.
La fonte Aretusa è ad oggi il cuore di Ortigia, luogo di ritrovo e passeggio, più volte sottratto al rischio di prosciugamento. Svariati terremoti nei secoli hanno minacciato il secolare afflusso di acqua, sino a pochi anni fa quando la siccità e forse persino i lavori di costruzione del terzo ponte, hanno ridotto la portata di acqua alla fonte mettendo a rischio la salute del papiro, che cresce all’interno della pozza.
Il papireto di Siracusa, e quello del fiume Fiumefreddo, sono gli unici papireti d’Europa.
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