Ai piedi del promontorio di Tindari si trova la caratteristica laguna dei “Laghetti di Marinello“ che insieme ai laghi di Ganzirri costituiscono gli ultimi esempi di ambiente salmastro costiero presenti nella Sicilia nord orientale.
La Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello è un’area protetta istituita nel 1998, si sviluppa tra la roccia del promontorio di Tindari e il mar Tirreno. L’area verde si compone della coesistenza di tre generi differenti di vegetazione: la vegetazione lacustre, la vegetazione della rupe e la vegetazione della spiaggia.
Si esplora in circa 4 ore di cammino e si trova proprio al di sotto del promontorio sul quale sorge il famoso Santuario della Madonna Nera di Tindari. La Riserva Orientale dei Laghetti di Marinello è uno dei maggiori esempi di paesaggio lagunare d’Italia, importante anche ai fini della conservazione di alcune specie di flora e fauna locali.
La riserva è composta da sette laghetti, separati da sottili strisce di sabbia che, in virtù della loro conformazione, sono costantemente soggette alle mareggiate, le quali a loro volta modificano l’assetto dei laghi stessi. Per questo motivo, dunque, gli scenari sembrano essere ogni giorno diversi, e ogni giorno in grado di sorprendere in modi differenti.
All’interno della Riserva si trovano interessanti resti archeologici dell’Acropoli dell’antica Tyndaris, fondata nel 396 a.C. durante il periodo della colonizzazione greca.
La leggenda della Maga “Donna Villa”
La riserva è inoltre protagonista di una serie di storie e leggende, tra le quali particolarmente famosa è quella legata alla Grotta di Donna Villa, un luogo ameno a picco sul mare, non facilmente raggiungibile, che la leggenda vuole fosse l’antro della Maga Circe, personaggio dell’Odissea. Secondo la leggenda, la maga, ammaliava i marinai col suo canto e la sua bellezza per poi divorarli.
Per entrare nella grotta occorre attraversare un piccolo sentiero da Contrada Rocca Femmina. Al suo interno si trovano stupende formazioni di stalattiti e stalagmiti, un pozzo profondo circa 3 metri, un’infinità di microfori nelle pareti, creati dai litodomi (molluschi marini) mediante erosione.
Secondo la leggenda questi fori sarebbero stati provocati dalle unghie della maga che si sfogava così ogni volta che non riusciva ad attirare il navigatore di passaggio.
Escursione ai Laghetti di Marinello
L’escursione prevede la visita con guida della Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello. Il cammino si svolge in piano e sfrutta la rete pedonale tracciata dalle piste che si intrecciano in mezzo alla grandissima spiaggia che ospita l’intera laguna, composta oggi da quattro laghetti. In essa sono mirabilmente concentrate le bellezze del mare, della roccia, dei laghi, della spiaggia, della scogliera e di un ambiente naturale veramente unico e ricco.
L’area verde si compone della coesistenza di tre generi differenti di vegetazione: la vegetazione lacustre, la vegetazione della rupe e la vegetazione della spiaggia.
Alcune specie presenti sono endemiche. Il regno animale vanta la presenza di varie specie endemiche di pesci, che vivono nei fondali dei laghetti, e numerose specie di uccelli, di cui alcuni sono tipici delle tre zone sopra citate, mentre altri sono di passaggio durante le grandi migrazioni (Fenicottero rosa, Corvo imperiale, Falco pellegrino, Sterpazzolina, Cicogna bianca, Gheppio, Occhiocotto), le cui rotte deviano proprio su questa area.
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