Riserva di Cavagrande del Cassibile

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Laghetti e cascate nella Riserva Cavagrande del Cassibile (Avola).

Esiste un luogo, nella Sicilia Orientale, in cui è possibile fare un tuffo in piscine naturali, in acque limpide e cristalline, immerse nella natura incontaminata. Stiamo parlando dei laghetti della Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile, tra Siracusa ed Avola.

Inseriti nella classifica “Top 20” , della tv americana CNN, dei luoghi del mondo dove vale la pena fare un tuffo.

È il paradiso del trekking, un luogo incantevole da visitare, almeno una volta, per chi viene in vacanza in Sicilia.


Il Canyon della Sicilia orientale

Cavagrande è una delle riserve più belle della Sicilia Orientale. Un paradiso di 2.700 ettari con scale, sentieri e cunicoli in cui scorre il fiume Cassibile, l’antico Kacyparis greco, che nel corso dei millenni ha creato una serie di profondi canyon lunghi dieci chilometri. Un paradiso naturale circondato da imponenti pareti rocciose, che in alcuni punti sono alti fino a 300 metri.

La Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile è ricca di rilevanze paesaggistiche, antropologiche, idrogeologiche, archeologiche e speleologiche. Nel fondovalle, si è creato un complesso sistema di piccole cascate e invasi naturali localmente detti “uruvi” con acque fresche e limpide, tra cui i più suggestivi sono raggiungibili dal belvedere di Avola Antica.

I laghetti di Avola sono un piccolo paradiso naturalistico per gli appassionati di trekking e di escursioni, e non solo. Molti sono gruppi di giovani e famiglie che organizzano delle gite o picnic, godendosi una giornata alternativa al mare, in Sicilia.

Sono numerosi i sentieri che portano in questo angolo di paradiso. Oltre dieci i percorsi possibili per addentrarsi nella riserva di Cavagrande, nel siracusano. Al momento sono solo tre quelli consigliati.

• Scala Cruci, è il percorso più conosciuto ed è adatto a tutti. Si raggiungono subito i laghetti, e qui è possibile stazionare tutto il giorno.

• Prisa Carrubella è uno dei tre percorsi alternativi per scoprire Cavagrande. In questo percorso si possono osservare i laghetti da un punto di vista diverso e può essere percorsa da chi non vuole subito rilassarsi e farsi un tuffo in acqua.

• Scala di Mastra Ronna presenta un percorso più impervio, si raggiunge il fondo del canyon percorrendo una antica strada mulattiera.

• Prisa Carrubella e Mastra Ronna sono percorribili ai sensi del regolamento dell’ente gestore, Azienda Foreste Demaniali Regione Siciliana.

Il fondovalle si raggiunge in circa 30 minuti, a piedi. Si possono percorrere anche alcuni Km verso la sorgente, seguendo il sentiero a mezza costa, che si incrocia a metà percorso verso la discesa, e arrivando in contrada Prisa in prossimità della centrale elettrica.

Nell’area del Cavagrande del Cassibile sono presenti importanti siti archeologici: la Grotta dei Briganti, luogo dove i briganti siciliani si rifugiavano a fine ‘800, la necropoli preistorica del Cassibile, due villaggi rupestri e ipogei paleocristiani scavati nelle pareti.


Informazioni utili

La natura stessa del canyon con i suoi dislivelli e i sentieri accidentati rende sconsigliabile la visita per persone anziane o con problemi alle articolazioni. In questi casi si consiglia di soffermarsi sull’altipiano ammirando lo splendido panorama.

L’ingresso nella riserva, inoltre, deve avvenire rigorosamente con scarpe adatte (scarpe chiuse, meglio se da trekking). Il personale del corpo forestale può impedire l’accesso a quanti non abbiano un abbigliamento adatto ad un’escursione. Specie nei mesi estivi, è inoltre importante avere con sè un cappello per ripararsi dall’intenso sole siciliano e una scorta d’acqua. Vi ricordiamo di seguire solo gli itinerari consigliati ed approvati dal corpo forestale.

Si tratta di uno dei posti più suggestivi per fare il bagno in Sicilia, escludendo il mare. Attenzione però, la temperatura dell’acqua è molto bassa. Se da un lato ristora dopo la lunga camminata sotto il sole, l’acqua gelida può essere un rischio.

Il sentiero nasconde luoghi selvaggi ed incontaminati. Una esperienza suggestiva per tutti i sensi, fra odori di piante aromatiche autoctone come salvia, timo, ruta, nepetella, origano. Attenzione però alle altre piante spontanee che, invece, creano percorsi difficilmente praticabili.

Una volta terminata l’incredibile esperienza nei laghetti, si può tornare al punto di partenza attraverso lo stesso sentiero intrapreso oppure con un percorso gradinato nei pressi della diga. Da qui, è possibile accedere e scoprire l’insediamento rupestre dei Dieri. Lungo questo sentiero è possibile raggiungere il villaggio rupestre meridionale. In alternativa si può scendere al fiume Cassibile, attraverso sentieri non tracciati, ma appena visibili e molto ripidi. Motivo per cui bisogna essere cauti ed attenti.

Portarsi un costume e un cambio di vestiti. Scarpe da trekking e una sacca stagna per evitare di perdere o danneggiare smartphone e oggetti preziosi in una accidentale caduta in acqua.


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